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80 4. Non impongano pene, specialmente canoniche, se non costretti da manifesta necessità e lo facciano con grande prudenza e carità, fermi restando, tuttavia, i prescritti del diritto universale. Comunque, nello stesso spirito, i ministri possono anche prendere altre iniziative necessarie sia per il bene della comunità e della società che per il bene del fratello. 5. Ricordiamo sempre le parole di san Francesco nella Lettera ad un ministro: “Da questo voglio conoscere che ami il Signore e me, servo suo e tuo, se ti comporterai così: cioè che non esista al mondo un fratello, il quale abbia peccato quanto è possibile peccare, eppure, dopo che avrà visto i tuoi occhi, se chiede perdono, mai se ne torni senza il tuo perdono. E se non ti chiedesse perdono, domanda tu a lui se vuole essere perdonato. E se mille volte, in seguito, peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me, al fine di trarlo al Signore”.

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