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47 2. La fede nel Cristo risorto sostiene la nostra speranza e mantiene viva la comunione con i fratelli che riposano nella pace di Cristo. Uniti in uno scambio di doni spirituali, nella celebrazione dell’Eucaristia e nelle nostre preghiere raccomandiamo a Dio misericordioso tutti i defunti. Con riconoscenza e sentimento di carità, offriamo suffragi particolari secondo quanto stabilito nelle Ordinazioni dei Capitoli generali. N. 52 1. La Chiesa, ogni Domenica, fa memoria della resurrezione del Signore e durante l’Anno liturgico, che ha il suo centro nel Triduo pasquale, ricorda e dispensa i misteri della redenzione a tutti i fedeli, perché essi possano essere ripieni della grazia della salvezza. 2. Viviamo la Domenica, Pasqua della settimana, nell’ascolto della Parola e nella comunione dell’unico pane spezzato per rinvigorire la nostra vita in fraternità. Nel giorno del Signore dedichiamoci generosamente al servizio pastorale. Celebrando con gioia e gratitudine il dono della creazione, alimentiamo in noi la fervida attesa della domenica senza tramonto, che ci introdurrà nel riposo di Dio. 3. Abbracciamo con tutto il cuore, come sorgente di spirito e di vita, la ricchezza di grazia che a noi proviene dalla celebrazione dell’Anno liturgico e dai Sacramenti, fonte inesauribile di nutrimento spirituale e via maestra della nostra formazione. 4. Celebrando i misteri della salvezza, come figli di Dio, nella preghiera lasciamoci condurre dallo Spirito Santo, affinché ci faccia crescere ogni giorno di più nel Cristo per raggiungere la pienezza della comunione con il Padre e con i fratelli. 5. Nello spirito del santo Vangelo e seguendo l’itinerario dell’Anno liturgico, veneriamo e predichiamo ai fedeli in modo speciale i misteri dell’umanità di Cristo, particolarmente del Natale e della Passione, nei quali san Francesco ammirava l’amore e l’umiltà del Signore. 6. Anche nelle feste della vergine Maria e nelle memorie dei santi, la Chiesa proclama la Pasqua del suo Signore. Veneriamo dunque con singolare devozione, specialmente con il culto liturgico, l’Angelus e il rosario, Maria Madre di Dio e Vergine concepita senza peccato, figlia e serva del Padre, madre del Figlio e sposa dello Spirito Santo, fatta Chiesa - secondo l’espressione di san Francesco - e promuoviamone la devozione tra il popolo. Ella infatti è nostra madre e avvocata, patrona del nostro Ordine, partecipe della povertà e della passione del Figlio suo e - come testimonia l’esperienza - via per raggiungere lo spirito di Cristo povero e crocifisso.
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