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119 N. 184 1. Corrispondendo alla vocazione divina, con la quale tutti i giorni Dio ci chiede di prender parte a realizzare il suo progetto di salvezza, ricordiamo quanto in forza della professione siamo legati a Cristo davanti al popolo di Dio. 2. Preoccupiamoci dunque di camminare degnamente e di distinguerci sempre più nella vocazione alla quale siamo stati chiamati, memori che Dio non revoca mai i suoi doni e quindi nemmeno quello della vocazione. Non ci mancherà la sua grazia per superare le difficoltà in questa via stretta che conduce alla vita. 3. Dedicandoci assiduamente al nostro rinnovamento, perseveriamo con cuore lieto nell’impegno della nostra vita. Consapevoli della fragilità umana, avanziamo sulla via della conversione con tutta la Chiesa, che è sempre rinnovata dallo Spirito Santo. *** *** *** N. 185 1. Il nostro Ordine è retto dal diritto universale della Chiesa, dalla Regola di san Francesco, confermata da Papa Onorio III, e dalle Costituzioni approvate dalla Santa Sede. 2. In forza della nostra professione, siamo tenuti ad osservare la Regola con semplicità e fede cattolica, secondo queste Costituzioni, le uniche che hanno forza giuridica in tutto l’Ordine. 3. La interpretazione autentica della Regola è riservata alla Santa Sede, la quale dichiara abrogate, quanto al loro valore precettivo, le anteriori dichiarazioni pontificie della Regola, ad eccezione di quelle che sono contenute nel diritto universale vigente e in queste Costituzioni. 4. La Santa Sede riconosce ai Capitoli generali la facoltà di adattare opportunamente la Regola alle nuove situazioni, purché tali adattamenti ottengano il valore di legge mediante la sua approvazione. N. 186 1. L’interpretazione autentica delle Costituzioni è riservata alla Santa Sede. È compito del Capitolo generale, con il consenso dei due terzi dei vocali, integrare le Costituzioni, cambiarle, derogarvi o abrogarle, secondo le esigenze dei tempi, per
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