BCCAP000000000000015ELEC

117 delle nostre sorelle del Secondo Ordine, aiutandole per quanto possibile nella fondazione dei loro monasteri e accompagnandole spiritualmente. 3. I ministri facciano in modo che tra i missionari vi siano dei frati idonei a formare i candidati all’Ordine. 4. La forma della nostra vita e il patrimonio spirituale del nostro Ordine, che è universale e comprende tutti i riti della Chiesa cattolica, siano trasmessi ed esprimano, secondo le situazioni regionali, il genio culturale di ogni popolo e l’indole della Chiesa particolare. Non si trapiantino gli usi particolari della propria regione in un’altra. Spetta al ministro generale, con il consenso del suo Consiglio, decidere sul rito delle singole circoscrizioni, a norma del diritto. N. 180 1. È compito del ministro generale, con il consenso del suo Consiglio e d’accordo con l’autorità ecclesiastica, promuovere e coordinare l’attività missionaria dell’Ordine nelle Chiese particolari. 2. Spetta al ministro provinciale, con il consenso del suo Consiglio, accettare l’impegno missionario proposto dal ministro generale e anche stipulare le convenzioni con il rispettivo superiore ecclesiastico, previa l’approvazione del ministro generale con il consenso del suo Consiglio. 3. Il ministro generale e i ministri provinciali con il consenso dei loro rispettivi Consigli, istituiscano il segretariato per la evangelizzazione, l’animazione e la cooperazione missionaria e ne determinino i compiti. 4. I frati collaborino costantemente con gli istituti religiosi che nello stesso territorio si dedicano alla evangelizzazione o operano nell’attività missionaria della Chiesa particolare oppure con quelli che nei luoghi di origine si dedicano all’animazione missionaria. N. 181 1. Ricordiamoci di san Francesco, che volle inviare i suoi compagni nel mondo, sull’esempio dei discepoli di Cristo, in povertà e con piena fiducia in Dio Padre, per annunciare, dovunque, la pace, con la vita e con la parola. 2. Andiamo quindi per le vie del mondo, disponibili ad affrontare anche le situazioni più difficili, vivendo con semplicità il radicalismo delle beatitudini, assetati dell’Assoluto, che è Dio, e offriamo una silenziosa testimonianza di fraternità e minorità.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz