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112 proprio e richiede la dedizione agli altri. Questo favorisce le amicizie autentiche e profonde, che giovano molto alla pienezza della vita affettiva. 7. Coscienti della fragilità umana, fuggiamo le occasioni e i comportamenti pericolosi o che generano ambiguità per la castità e che possono suscitare sospetti. In campo affettivo e sessuale, la mancanza di rispetto per gli altri offende la castità, tradisce la fiducia, è abuso di potere e può ledere anche gravemente la dignità altrui. In questi casi, sempre da verificare, i ministri e i guardiani intervengano con prudenza e determinazione. 8. Oltre alla disciplina dei sensi e del cuore, vivendo in umiltà e penitenza, dedichiamoci con animo lieto ad un lavoro assiduo e serviamoci degli altri mezzi che favoriscono la salute dello spirito e del corpo. N. 173 1. Francesco, conquistato dall’amore di Dio e degli uomini, anzi di tutte le cose create, è fratello ed amico universale. Una delle sue caratteristiche più significative è la ricchezza degli affetti e la capacità di esprimerli. 2. Sommamente cortese e nobile, pieno di stupore di fronte ad ogni cosa buona e bella, vuole che i suoi frati siano cantori lieti della penitenza-conversione, immersi nella pace e nella fraternità universale, anzi addirittura cosmica. 3. Attingendo alla fonte dell’amore trinitario, sviluppiamo anche noi la capacità di un amore universale. Amiamo tutti gli uomini in Cristo e, con modi fraterni ed amichevoli, cerchiamo di condurli a partecipare al Regno di Dio. 4. Sull’esempio dell’affetto nobile dello stesso frate Francesco per sorella Chiara, il nostro comportamento con le donne sia caratterizzato da cortesia, rispetto e senso di giustizia, promuovendone la dignità e la missione nella società e nella Chiesa. 5. L’amicizia è un dono grande e favorisce la crescita umana e spirituale. In forza della nostra consacrazione e per il rispetto dovuto alla vocazione di coloro con i quali siamo in relazione, evitiamo di legare gli altri a noi; anzi, diventiamo un dono per loro. Si crea così un’amicizia liberante e non distruttiva della fraternità. 6. Le buone relazioni con la famiglia di origine favoriscono la nostra crescita armonica. Ricordiamoci tuttavia che l’amore preferenziale di Cristo richiede piena accoglienza della sua esigente sequela e che la fraternità è la nostra nuova famiglia. 7. In comunione con le altre vocazioni, testimoniamo con gioia la nostra consacrazione nel celibato quale richiamo costante all’assoluto del Regno, nel quale anche il matrimonio e la famiglia trovano il loro significato e valore.

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